Il settimo numero ha riaperto il dibattito fra me e mio marito sull’’empatia. Alla fine siamo d’accordo sul fatto che la relazione empatica non consista tanto nell’andare verso l’altro, quanto piuttosto nel fare intenzionalmente spazio all’altro dentro di sé, in una prospettiva di confronto. Dunque il movimento dell’operatore è quello di aprire sé all’altro, accogliendo i suoi schemi di riferimento e rinunciando ad assumere i propri come unici o prevalenti, senza tuttavia abbandonarli. L’empatia consente all’altro di raccontarsi secondo il proprio codice in uno spazio negoziale dove entrambi i codici hanno legittimità.
Salve! Sono Laureanda in Servizio Sociale e Vi scrivo per complimentarmi con quanti di voi hanno collaborato e collaborano tuttora all’iniziativa del Magazine! L’impegno e la bravura premiano sempre..
sono troppo belli… i’m proud of us!!!
Il settimo numero ha riaperto il dibattito fra me e mio marito sull’’empatia. Alla fine siamo d’accordo sul fatto che la relazione empatica non consista tanto nell’andare verso l’altro, quanto piuttosto nel fare intenzionalmente spazio all’altro dentro di sé, in una prospettiva di confronto. Dunque il movimento dell’operatore è quello di aprire sé all’altro, accogliendo i suoi schemi di riferimento e rinunciando ad assumere i propri come unici o prevalenti, senza tuttavia abbandonarli. L’empatia consente all’altro di raccontarsi secondo il proprio codice in uno spazio negoziale dove entrambi i codici hanno legittimità.
Complimenti per il vostro lavoro…
Maria Luppi
grazie mille per il commento e per i complimenti!
grazie! detto da lei è davvero apprezzato!
Salve! Sono Laureanda in Servizio Sociale e Vi scrivo per complimentarmi con quanti di voi hanno collaborato e collaborano tuttora all’iniziativa del Magazine! L’impegno e la bravura premiano sempre..
Miriam Rubbà
Grazie Miriam per le belle parole!
Complimenti. Ricco di spunti, interessante e stimolante.
Grazie Cristina!