Il “non luogo” Bicocca?!

Ci alziamo presto la mattina per recarci presso il luogo incaricato di formarci, di renderci fulcro di una società futura che si sogna sempre migliore di quella presente.
E questo è appunto un sogno, una dolce ambizione che non dovrebbe essere ricoperta dalla valanga degli esami, dei laboratori, dell’ansia in generale di andare avanti per dimostrare di essere intelligente almeno quanto gli altri. Rimanere indietro non è concesso, il tempo deve essere sfruttato fino all’ultimo centesimo di secondo. Giornate estenuanti tra lezioni in aule fredde,dove si entra, si appoggia la giacca e infine ci si siede aspettando che il guru di turno entri e ci insegni qualcosa. Lui / lei parla perché conosce, noi ascoltiamo perché non conosciamo. Prendiamo appunti, mandiamo due sms, pensiamo al lavoretto serale che ci aspetta ,a quando trovare il tempo per preparare l’ultimo esame: “questo è importante, se passo questo poi sono più tranquillo” ripetiamo a noi stessi . La lezione finisce, il guru si alza, noi ci alziamo, prendiamo la giacca e di fretta ci dirigiamo verso quel mezzo che ci porterà verso le nostre vere vite.
Perché questa è solo una transizione, un momento che finirà si spera il prima possibile:  “ come vedo l’ora di lavorare”. Di chiudermi in un ufficio a fare quello che mi piace per 8 ore al giorno, 1728 ore lavorative ogni anno probabilmente per una quarantina di anni, 20 giorni di ferie annuali, se tutto va bene ..
L’ Università così facendo diviene un “non luogo” dove tutti passano per finire poi da qualche parte, che poi sia la parte giusta ,quella che volevamo noi ,si vedrà .
La Bicocca, con i suoi spazi enormi , con la sua rigida suddivisione iper-super funzionale, spesso mi sembra un contenitore vuoto di persone piene , piene di sogni, di desideri, di frustrazioni, di ansia. Tutto rimane al di fuori della giornata universitaria standard, e anche se ti fai qualche amico per costruire un rapporto devi vederlo il sabato sera al pub, perché in Università si và per fare le fotocopie o per imparare la strategia per superare il prossimo esame.
Io voglio vivere l’ Università, farla rientrare tra quelle esperienze che ti cambiano .
Io non voglio che la Bicocca sia un non luogo per me! Da domani dopo aver appoggiato la giacca non ascolterò il guru e stop ma cercherò di godermi questi anni della mia vita: cercherò di non farmi travolgere dai 180 crediti ma mi impegnerò per renderli veramente utili alla mia formazione. Per poi chiudermi 8 ore al giorno in un ufficio dove poter costruire quella società migliore che tutti pretendono da noi giovani con una convinzione nella testa, che anche un “non luogo” può essere trasformato in “luogo” dalle persone che lo abitano … basta volerlo!

IN-FORMAZIONE lo dimostra …

Luigi Grigis

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