In una società sempre più in crisi di valori, dove oramai si pensa sempre di più solamente a noi stessi e a come arrivare “sani e salvi” a fine giornata, in cui aumenta giorno dopo giorno il bisogno di sorridere, di qualcosa che ci ricordi cosa vuol dire aiutare e pensare al prossimo, è bene parlare di cosa è rimasto di positivo all’interno della nostra comunità. Andiamo a parlare quindi di una delle cooperative più importanti e famose del territorio milanese, ovvero il “ Fontanile”.
Il Fontanile è una cooperativa sociale che opera a fianco delle persone con disabilità. L’obiettivo di questo gruppo è quello di rendere più facile la vita di questi ragazzi e ragazze, aiutandoli soprattutto a vivere una vita indipendente, in cui essi possano sorridere, amare e sognare come tutti noi. La visione del “Fontanile” è quella di un mondo dove le persone con disabilità siano parte attiva della comunità, un mondo dove queste persone possano vivere in maniera autonoma diventando dei cittadini veri e propri.
Tutto parte nel 1999 quando nei pressi di un fontanile situato all’interno del Parco Lambro di Milano nasce questa cooperativa sociale che da allora è diventata una vera e propria sorgente di risposta ai bisogni delle persone con disabilità. Inizialmente vennero attivati in Cascina Biblioteca i servizi di rieducazione equestre, formazione all’autonomia e tempo libero, così da poter offrire alle persone disabili l’opportunità di socializzare e dare alle loro famiglie la possibilità di confrontarsi. Dal 2004 nascono ulteriori servizi, ad esempio proprio in quell’anno il Fontanile comincia a gestire il Centro Diurno Disabili “ Galileo Ferraris “ con l’obiettivo di soddisfare i diversi bisogni delle persone disabili. Nascono poi diversi servizi residenziali: promuovendo questo tipo di prodotto, che si sviluppa sulle caratteristiche peculiari di ogni disabile, il Fontanile cerca di essere casa, protezione, assistenza e voglia di indipendenza realizzando progetti per tutte le persone che ne hanno davvero bisogno. Ricordiamo che la sede legale della comunità si trova oggi in via Casoria 50 a Milano.
Quali sono le mete a cui punta questa associazione? Innanzitutto migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità e prendersi cura delle stesse, promuovere e sostenere i valori e la pratica della cooperazione sociale, diventare un’impresa di comunità capace di rispondere alle domande del territorio in modo competente, professionale e sostenibile. È un movimento in continua crescita, basti pensare ai numeri associati a questa cooperativa: più di 100 persone seguite ogni giorno, 320 persone disabili prese a carico solo nel 2012, 2 milioni di fatturato, 57 dipendenti e 55 volontari.
Proprio i volontari possono essere rappresentati come il cuore dell’associazione: dedicano tempo, spazio e attenzione ai ragazzi, con tutto l’entusiasmo possibile, ricevendo in cambio tanto affetto e calore. Gli educatori sono i più bravi in circolazione, la loro grande competenza e superata solo dal grande amore che provano per il loro lavoro e per le persone che aiutano quotidianamente. I responsabili del “Fontanile” riescono a fare sentire partecipe ogni membro, ricordando loro ogni giorno quanto sono importanti e fondamentali per la cooperativa. Sembra di stare parlando di una grande famiglia e in effetti lo è, tutti i membri si prendono cura uno dell’altro senza chiedere in cambio niente.
Approfondiamo il tema dei servizi. Abbiamo già parlato di quelli residenziali, analizziamo quelli diurni. Vengono messe a disposizione delle persone con disabilità una serie di servizi che danno risposte graduando gli interventi secondo del tipo di bisogno. In Lombardia i servizi diurni sono di tre tipi, il CDD ( centro diurno disabili) che è rappresentato dal Ferraris, menzionato precedentemente, l’SFA ( servizio di formazione all’autonomia ) e il CSE ( centro socio educativo ) presente nel contesto della Cascina Biblioteca, un servizio diurno per trenta persone disabili con tante proposte di laboratori ed attività come ad esempio la falegnameria, il laboratorio artistico, quello di musica, di danza-terapia e molti altri. Ci sono servizi riguardanti il tempo libero e lo sport. Il tempo libero dei ragazzi si può svolgere sia nell’ambito della cascina sia in Città, dove ogni anno 70 persone con disabilità, accompagnate da educatori e volontari fanno esperienze ludiche e culturali, viaggi e vacanze. I ragazzi del Tempo Libero vengono aiutati a socializzare fra di loro, spinti verso nuove esperienze e amicizie che si consolidano poi nel tempo. Ogni nuova esperienza settimanale viene vissuta con gioia ed entusiasmo per spingere i ragazzi disabili verso un grado massimo di coinvolgimento. Vengono ogni anno fatte ai ragazzi diverse proposte di attività sportive all’insegna del divertimento e del gioco di squadra.
Inoltre per concludere il discorso sui contributi del “Fontanile” alla società non si può non parlare dell’interesse per i bambini, che la cooperativa considera di fondamentale importanza per la comunità: ogni anno vengono organizzate numerose attività come l’avvicinamento equestre, la City Farm, diversi tipi di corsi e campus estivi – invernali.
Spero di essere riuscito a ricordare, parlando di questo movimento, cosa vuol dire pensare ed aiutare il prossimo. Il “ Fontanile “ è una cooperativa nata per aiutare gli altri, per aiutare chi ne ha bisogno, per aiutare le persone disabili. Esse per via della loro fragilità incontrano difficoltà ad affrontare da sole la vita di tutti i giorni. Grazie al “ Fontanile “ finalmente adesso non sono più sole.
Davide Giuseppe Sabadini